Fashion

AltaRoma : “La Cura” di Ludovica Amati

Ludovica Amati, la giovane promessa romana, ha chiuso la prima giornata di “AltaRoma” con “La Cura“, una performance di moda che ha letteralmente invaso lo Stadio di Domiziano. A pochi passi da Piazza Navona, tra ruderi vecchi più di mille anni, la Amati ha presentato la sua nuova collezione, ricreando un’ambientazione tutta densa di misticismo.

La Cura

Spesso accade di pensare alla Moda come qualcosa di meramente superficiale, una lunga lista di “cose” da indossare soltanto per abbellirsi e dare nell’occhio. Raramente si pensa invece all’ispirazione che si nasconde dietro le creazioni degli stilisti, attraverso cui questi raccontano spesso una storia che gli è cara o “realizzano” un’immagine della donna cui aspirano nei loro sogni. Ma a renderci consapevoli di questo, Ludovica Amati la stilista della Spiritualità– è stata bravissima.

La Cura” non è una sfilata. E’ un viaggio. In cui si viene accompagnate per mano attraverso le storie che hanno dato vita a creazioni bellissime, indossate da modelle che non sfilano su una vera passerella, ma si aggirano lentamente nell’antico stadio romano per poi rimanere pressoché immobili in alcuni dei suoi angoli più belli.

La Cura

Ad accoglierci un fortissimo odore di incenso ed un trio di musicisti che suona musica dal vivo, elementi perfetti per ricreare un rituale dal chiaro sapore orientale. Sulle note di una nenia ripetitiva sembra di essere “risucchiati” in un’altra dimensione, lontana dai turisti che calpestano le strade proprio sopra la nostra testa, e tutta fatta di luci soffuse, cristalli e rose sparsi sul pavimento, incensieri e quadri di divinità appesi alle pareti.

Ed è qui che Ludovica Amati presenta la sua donna, elegantissima, raffinata e composta. Gli abiti, nelle due tonalità del bianco o del nero, avvolgono i corpi delle modelle tra leggere trasparenze, inserti di tulle, sete ed organze. I tessuti sono leggeri e seguono perfettamente le sinuosità del corpo femminile, senza mai scoprirlo troppo o appesantirlo. Non mancano, però, giacche pi� pesanti dal taglio chiaramente maschile, tanto meno copricapi neri a tesa larga, che chiaramente mostrano un richiamo alla cultura ebraica.

La Cura

E’ una donna posata, ma fortemente femminile quella della Amati. Un essere quasi etereo. Innocente. Raro. Ma dotato di quelle stesse forza interiore caratteristica delle grandi dee appartenenti alle culture mistiche tanto amate dalla stilista.
La donna di Ludovica Amati è la cura.
La cura rivolta ad un mondo troppo superficiale, che ci ha costretti a perdere di vista le nostre coscienze e ad abbandonare quella Spiritualità che da sempre ci ha distinti come Esseri Umani.

La Cura